CAMA 14 gennaio 2019
Nello svolgimento della mia attività lavorativa in questo mese di dicembre 2018 mi sono trovata ad affrontare e risolvere con non poca fatica un problema relativo alla sostituzione di un mezzo ausiliario, un cucchiaio, in uso da tantissimo tempo, ad un paziente tetraplegico.. Nel caso dei mezzi ausiliari, la loro replica e/o modifica o ideazione presenta inevitabilmente una infinità di problematiche tecniche, lunghi tempi di lavorazione, reperimento dei materiali idonei e, costi non indifferenti qualora il mezzo venga affidato per la sua realizzazioni a studi specializzati oppure a bravi artigiani. Ovviamente non si tratta mai di un lavoro seriale e neppure di un lavoro a tempi lunghi in quanto il paziente ne abbisogna per la propria autonomia quotidianamente.
Basandomi quindi sulle sole immagini fotografiche pervenute del mezzo ausiliare ormai fuori uso per consunzione ho ricavato un modello del supporto anatomico in grandezza naturale in cartone che poi ho trasferito su di una lastra di policarbonato.
Seguendo il tracciato fatto, ho provveduto al ritaglio della sagoma con un comunissimo seghetto elettrico black decker.
Il calore del phon ben gestito ed una pinza mi hanno infine consentito di plasmare ergonomicamente la protesi anatomica.
Il resto dell'operazione lo si deve alla sensibilità sociale di un fabbro artigiano che mi ha messo a disposizione atelier ed attrezzature per la lavorazione dei metalli.
Le immagini a seguire segnano i vari passaggi della lavorazione del mezzo ausiliario ed evidenziano chiaramente la struttura.
Nota aggiuntiva
C'è voluto tempo e non poco studio e la realizzazione di ben tre prototipi, ma ora a quasi due mesi dall'idea progettuale mi rendo conto che le migliorie che via via sperimentalmente ho potuto apportare danno un valore aggiunto al prodotto.
Oltre la variazione delle inclinazioni ergonomiche del supporto. (plasmate comunque in funzione della mia mano) lo sviluppo che credo più importante ho potuto verificarlo sul cucchiaio. In origine il modello poteva disporre in quasi assoluta rigidità di un solo movimento lineare in direzione del supporto anatomico. movimento governato da una grossa e anti igienica molla. Nella mia ultima versione, grazie ad un doppio binario ricavato nella porzione di manico del cucchiaio, il movimento dello stesso si svolge sia in senso lineare che basculante, facilitandone notevolmente l'utilizzo.
Altra modifica, la sostituzione degli ancoraggi a vite, cedevoli, con ribattini in rame di assoluta garanzia di resistenza..
Creazione della dima in cartone
Prova ergonomica
Ritaglio della sagoma del supporto da una lastra di policarbonato
Limatura, lisciatura, rifinitura a carta vetrata della sagoma ritagliata
Forgiatura a caldo della sagoma di supporto
Verifica ergonomica
Rifinitura delle sagome forgiate
Preparazione dei cucchiai: tranciatura, levigatura, perforazione
Curvatura ad ansa del manico del cucchiaio, posizionamento dell'asse a funzione giroscopica . Da evidenziare la scanalatura che permette all'asse giroscopico il fondamentale movimento basculante.
Febbraio 2019. Finalmente a prodotto finito, il collaudo definitivo
CAMA 12 marzo 2019
Una realizzazione indiscutibilmente di non poca difficoltà operativa specie se realizzata in ambito domestico. Non poco è l'impegno progettuale richiesto in quanto il portare cibo liquido o semi liquido alle labbra implica una serie ben coordinata di movimenti da imprimere allo strumento cucchiaio. Importante, per questioni di igiene e durata dello strumento è vitale evitare stagnature e/o saldature. Occorre evitare l'impiego di molle o torciglioni metallici (per altro ininfluenti) ma sicuro ricettacolo di batteri. Occorre su tutto che la vaschetta del cucchiaio rimanga nell'uso, sino alla bocca, costantemente in posizione ortogonale onde non travasare e fare uscire il contenuto. Occorre inoltre che al movimento basculante ed ortogonale sia associato un movimento lineare della vaschetta in retrodirezione del manico onde permettere un facile accostamento alle labbra e una giusta fruizione del cibo.
Da ultimo fondamentale la scelta dei materiali su cui operare: tutti a garanzia di igiene.
I costi, l'utensileria?
una lastra di policarbonato: circa 10 chf
1 cucchiaio in acciaio inox facile da trovare a costo zero
carta vetrata
un seghetto elettrico
un Phon a grande potenza
un trapano (meglio se a colonna)
seghetto manuale per metalli
ribattini.